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1968: LA LEZIONE DELL’UNIVERSITA’ PRESTO E AL POSTO GIUSTO
Perchè il Pci sacrificò in quel frangente Lamezia e preferì Giacomo Mancini? E perchè Catanzaro non ha mai accettato di costituire con Lamezia l’area centrale della Calabria?  Perchè la politica consociativa è semplice ma sbagliata, quella riformista invece ti costringe a studiare a fondo i problemi per trovare la soluzione giusta e non quella conveniente. Solo ora nel 2021 con i vaccini cominciamo a capire che la politica non può essere circoscritta al sistema dei partiti ma neanche affidata a sprovveduti

Istruttivo fu il dibattito dentro il Pci successivo ai moti dell’Aquila del 1971. Aprì le ostilità il vecchio Longo, osservando amareggiato che «c’è molta gente che è insofferente verso quelli che comandano, tra cui mette anche noi»; altri presero malinconicamente atto che «siamo confusi nel mucchio» (Alinovi), o che «c’è la tendenza al Sud a dire: i comunisti sono come gli altri» (Minucci); e altri ancora annotarono – a più riprese – che al Sud si diffonde la tendenza a dire «facciamo come a Reggio», di fronte all’inefficacia della lotta sindacale e politica per le riforme (Romeo e altri).
Nel caso di Lamezia “l’università subito al posto giusto” altro non era che l’ennesimo privilegiamento degli accordi di vertice. Non a caso Pajetta – ancora in relazione al disastro dell’Aquila – disse:  «si crede che basti mettersi d’accordo con i Dc e il Psi per risolvere tutto».

1968: LA LEZIONE DELL’UNIVERSITA’ PRESTO E AL POSTO GIUSTO
Richiamando alla mente la disputa che si svolse a partire dal 1968 tra Cosenza e Lamezia Terme per la sede dell’Ateneo della Calabria, e la rivolta di Reggio Calabria del 1970, vorrei occuparmi in tre articoli della fitta trama di “istanze di natura territoriale” che la Calabria ha conosciuto. Perchè il Pci sacrificò in quel frangente Lamezia e preferì Giacomo Mancini? E perchè Catanzaro non ha mai accettato di costituire con Lamezia l’area centrale della Calabria, magari lasciando la Regione ai reggini e puntando sul campus universitario nella piana? Tutto cominciò con le Regioni, con l’autostrada al posto sbagliato che Mancini volle tutta per sè e per quell’Università presto e al posto giusto che i comunisti si rifiutarono di definire quale fosse.

1968: LA LEZIONE DELL’UNIVERSITA’ PRESTO E AL POSTO GIUSTO di Francesco Scoppetta    /  politica   / 11 febbraio 2021 Prima parte Richiamando alla mente la disputa che si svolse a partire dal 1968 tra… Leggi tutto » 1968: LA LEZIONE DELL’UNIVERSITA’ PRESTO E AL POSTO GIUSTO
Richiamando alla mente la disputa che si svolse a partire dal 1968 tra Cosenza e Lamezia Terme per la sede dell’Ateneo della Calabria, e la rivolta di Reggio Calabria del 1970, vorrei occuparmi in tre articoli della fitta trama di “istanze di natura territoriale” che la Calabria ha conosciuto. Perchè il Pci sacrificò in quel frangente Lamezia e preferì Giacomo Mancini? E perchè Catanzaro non ha mai accettato di costituire con Lamezia l’area centrale della Calabria, magari lasciando la Regione ai reggini e puntando sul campus universitario nella piana? Tutto cominciò con le Regioni, con l’autostrada al posto sbagliato che Mancini volle tutta per sè e per quell’Università presto e al posto giusto che i comunisti si rifiutarono di definire quale fosse.

COTTICELLI, DIMMI CHI SCEGLI E TI DIRÒ CHI SEI
La vicenda del generale Cotticelli oggi non significa nulla ma in futuro servirà agli storici per definire attraverso un singolo episodio paradigmatico la situazione politica italiana. Infatti il licenziamento seduta stante del generale certifica che non si salva nessuno, che non ci sono primi della classe e asinelli, che “l’io l’avevo detto” ripetuto da politici e giornalisti suona in queste ore falso e ridicolo.

Nessuno può scagliare la prima pietra. Non si salva nessuno perchè   per mandarlo via gli ha dovuto fare una intervista il giornalista Walter Molino, il quale lo ha sputtanato non con una scrupolosa inchiesta tipo quella di Tommaso Besozzi sulla morte del bandito Giuliano, ma con una sola piccola domanda: scusi, ma Lei l’ha fatto il piano Covid? … Leggi tutto

LA CITTA’ SALOTTO, SE NON ORA QUANDO?
La pedonalizzazione dei corsi consentirebbe consumi, attività commerciali e svago

Lo slogan ce lo possono fornire le città europee, sotto l’etichetta  “Slow city (città lente), basta sceglierlo: Togliere la città alle macchine (slogan del sindaco di Atene, Bakoyannis) oppure La città salotto (come Rotterdam). Perchè… Leggi tutto » LA CITTA’ SALOTTO, SE NON ORA QUANDO?
La pedonalizzazione dei corsi consentirebbe consumi, attività commerciali e svago

LA CONCORRENZA E’ IL SOLO VACCINO PER SCONFIGGERE LA MAFIA
Va bene regolamentare il gioco ma troppi lacci e laccioli finiscono col nuocere

Qualsiasi consumatore italiano fa ogni giorno questa esperienza: maggiore è la concorrenza migliore sarà la possibilità di acquistare a buon prezzo. Certo, per acquistare un i Phone non è che si debba essere laureati in… Leggi tutto » LA CONCORRENZA E’ IL SOLO VACCINO PER SCONFIGGERE LA MAFIA
Va bene regolamentare il gioco ma troppi lacci e laccioli finiscono col nuocere

L’EVASIONE FISCALE E’ SIMBOLO DEL NOSTRO FAMILISMO AMORALE … è più facile prendersela con la Merkel e continuare il chiagni e fotti 

La domanda che mi pongo da anni è la seguente: perché la lotta all’evasione fiscale non è prioritaria e fondamentale per la nostra politica?Oggi è anche più facile, le nuove tecnologie permettono una tracciabilità del… Leggi tutto »L’EVASIONE FISCALE E’ SIMBOLO DEL NOSTRO FAMILISMO AMORALE … è più facile prendersela con la Merkel e continuare il chiagni e fotti 

AEROPORTI ITALIANI TRA PUBBLICO E PRIVATO I privati negli ultimi 20 anni hanno acquisito sempre più potere

Ad integrazione di quanto scritto dall’avv. Panedigrano (La privatizzazione della Sacal una iattura da evitare), vorrei citare un documentato articolo di Bruno Perini (Senzafiltro, 23/12/2019) sugli aeroporti italiani. Chi controlla gli aeroporti italiani? Risponde Perini:… Leggi tutto »AEROPORTI ITALIANI TRA PUBBLICO E PRIVATO I privati negli ultimi 20 anni hanno acquisito sempre più potere

LA CITTA’ MUTA TESTIMONIA Uno dei problemi di Lamezia è che talvolta anche un semplice cittadino la vince, anche se non è un mafioso.

Con gli amici girando per Lamezia e guardandoci attorno di tanto in tanto riconsideriamo una vecchia teoria che provo a riassumere. Come può una città far fronte alle cosche, alla ‘ndrangheta, se si è piegata… Leggi tutto »LA CITTA’ MUTA TESTIMONIA Uno dei problemi di Lamezia è che talvolta anche un semplice cittadino la vince, anche se non è un mafioso.

AMALIA BRUNI E LA NOSTRA DEBOLEZZA Il passato lametino insegna che talvolta i poteri forti vanno contrastati

Un excursus storico sulle due occasioni perdute di Lamezia (università e autostrada) per la nostra congenita debolezza politica, e un monito per chi vuole affossare il Centro Regionale di Neurogenetica Quando capito all’aeroporto i miei due neuroni sviluppano… Leggi tutto »AMALIA BRUNI E LA NOSTRA DEBOLEZZA Il passato lametino insegna che talvolta i poteri forti vanno contrastati

LA CARTOLINA   di Francesco Scoppetta Lamezia diventerà mai una città? Il Comune di Siena sarà il primo in Italia che permetterà ai cittadini di scaricare, direttamente da casa, i certificati di cui hanno bisogno.… Leggi tutto »

L’ANTISTATO DEI CARRIERISMI E IL FRONTE POPOLARE In democrazia si vince e si perde: Lamezia perde sempre

Piccola premessa. Se uno Stato democratico dovendo nominare 78 presidenti di seggio a Lamezia per le elezioni, ancora nel 2019 nomina qualche “assoluto incapace”, non rientra questo antichissimo andazzo anche in quel “disordine amministrativo” di… Leggi tutto »L’ANTISTATO DEI CARRIERISMI E IL FRONTE POPOLARE In democrazia si vince e si perde: Lamezia perde sempre