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Politica

IL REDDITO DI CITTADINANZA IN CALABRIA E NON SOLO
Reddito di cittadinanza, Conte: «Abolirlo? Dovranno passare sul mio cadavere». É battaglia sulla misura di sostegno al reddito varata nel 2019 dal primo governo Conte (Il Sole 24ore, 23 ott. 2021). Il M5S ha vinto le elezioni politiche 2018 con una misura, il RdC, che soltanto oggi, cifre alla mano, si sta rivelando per quello che i suoi oppositori avevano facilmente pre-visto sulla base di semplici ragionamenti di buon senso pratico: senza controlli preventivi, è impossibile non sprecare la misura a favore di gente che non ne ha diritto dal momento che nel mezzogiorno il lavoro nero è fuori controllo.

Ad agosto 2021 in Calabria erano 87.226 i nuclei familiari che hanno ricevuto la cifra che dovrebbe aiutarli a sostenere le spese fino a che non troveranno un lavoro per un periodo di 18 mesi. Sono… Leggi tutto » IL REDDITO DI CITTADINANZA IN CALABRIA E NON SOLO
Reddito di cittadinanza, Conte: «Abolirlo? Dovranno passare sul mio cadavere». É battaglia sulla misura di sostegno al reddito varata nel 2019 dal primo governo Conte (Il Sole 24ore, 23 ott. 2021). Il M5S ha vinto le elezioni politiche 2018 con una misura, il RdC, che soltanto oggi, cifre alla mano, si sta rivelando per quello che i suoi oppositori avevano facilmente pre-visto sulla base di semplici ragionamenti di buon senso pratico: senza controlli preventivi, è impossibile non sprecare la misura a favore di gente che non ne ha diritto dal momento che nel mezzogiorno il lavoro nero è fuori controllo.

OCCHIUTO: AZIENDA UNICA CALABRIA CON LA DI VIVO ACCANTO
Il neo governatore dovrebbe spiegare ai calabresi qual è il suo concetto di meritocrazia

Bruno Gualtieri nominato da Occhiuto nuovo commissario dell’Autorità rifiuti e risorse idriche Calabria ha ricoperto l’incarico di direttore generale dell’Ato di Catanzaro ed è stato anche dirigente generale del settore Ambiente del capoluogo di regione. Per ora Gualtieri svolgerà la funzione di commissario in attesa della nomina di un direttore generale.
«La mia idea – ha aggiunto Roberto Occhiuto – è che ci sia un commissario che si occupi intanto dei rifiuti e di tutte le attività di supervisione dei rifiuti, che rappresenta una grave emergenza per la Calabria – perché non possiamo pagare 320 euro a tonnellata per spedire i rifiuti in Svezia -, poi vorrei un direttore generale che abbia delle competenze ed esperienze nel settore idrico. Quando fra qualche mese, pochissimi spero, si costituiranno gli altri organismi il commissario non ci sarà più».

MA DOVE VAI SE … LA CONTABILITA’ NON CE L’HAI?
L’idiosincrasia della Calabria per la contabilità è ormai cosa nota al colto ed all’inclita.La vicenda dell’impasse amministrativa in cui è precipitato l’insediamento di uno dei due sub commissari individuati dal Governo, Maurizio Bortoletti, nominato il 18 novembre scorso, chiama in causa, a mio parere, più che il presidente Occhiuto, il ministro della Salute e quello della Difesa. Dietro la intricata vicenda giuridica resta il nodo di una regione, la Calabria, per la quale le Istituzioni sono incapaci di risolvere problemi in tempi ragionevoli. Insomma esse intervengono sempre come dicono i toscani “a babbo morto”.

Lo dimostra tutta la vicenda protrattasi una dozzina d’anni dei commissari inviatici dal Ministro per l’emergenza della sanità calabrese e adesso, come se il passato non avesse insegnato nulla, l’ostinazione nel continuare a incaricare carabinieri… Leggi tutto » MA DOVE VAI SE … LA CONTABILITA’ NON CE L’HAI?
L’idiosincrasia della Calabria per la contabilità è ormai cosa nota al colto ed all’inclita.La vicenda dell’impasse amministrativa in cui è precipitato l’insediamento di uno dei due sub commissari individuati dal Governo, Maurizio Bortoletti, nominato il 18 novembre scorso, chiama in causa, a mio parere, più che il presidente Occhiuto, il ministro della Salute e quello della Difesa. Dietro la intricata vicenda giuridica resta il nodo di una regione, la Calabria, per la quale le Istituzioni sono incapaci di risolvere problemi in tempi ragionevoli. Insomma esse intervengono sempre come dicono i toscani “a babbo morto”.

IL PARTITO DEMOCRATICO HA SMARRITO LA DRITTA VIA
Tutta la sinistra italiana è pervasa da una crisi politico – istituzionale aggravata dall’aver smarrito la propria identità dimenticando addirittura le proprie origini: “quel Karl Marx che profetizzava il passaggio alla coscienza enorme, generata dalla conoscenza e dall’applicazione della scienza nei mezzi di produzione”. Concetti, questi, evidentemente un po’ astrusi per i disattenti dirigenti che si sono alternati alla guida del Pd; ostacoli insormontabili per i politici e commissari calabresi che, asini tra suoni, complici la cecità ed il disinteresse degli organi centrali, hanno ridotto il partito ad un morto che cammina.

L’acqua passata non fa girare le pale del mulino bensì altri organi di chi – adepti o simpatizzanti – ha costruito per anni castelli sulla sabbia, immancabilmente cancellati dalla risacca. Motivo questo per cui, a guisa di Francesco Ferrucci dinanzi al suo giustiziere Maramaldo, non sto a pronunciare la fatidica frase vile tu uccidi un uomo morto, bensì a sottolineare come il tatticismo abbia negli anni trascorsi prevalso sui contenuti e come lo pseudo rinnovamento delle classi dirigenti abbia ubbidito all’ormai ridicola gestione del tesseramento che ha consentito alla fin fine, di associare in modo occulto alla gestione del potere i competitor di ieri e di oggi. Insomma per farla breve dissensi, parole, reciproche accuse per finire poi con il partenopeo tenimmoce accussì anema e core.

GLI ASSESSORI REGIONALI CALABRESI E LA PERFEZIONE DEL NUMERO 7
Il presidente Occhiuto li ha scelti uno per uno attraverso un ponderato gioco ad incastro per cui gli esterni rispondono ad uno sponsor, gli interni sono stati votati dagli elettori. I sette Sacramenti, i sette Spiriti di luce ed i 7 pianeti ad essi collegati, le 7 virtù, da opporre ai 7 vizi capitali. Se noi sommiamo cabalisticamente il numero 7 (1+2+3+4+5+6+7= 28), esso ci dà inizialmente 28, cioè 2 e 8, simbolo del binario e dell’infinito (il 2, l’uomo e la donna, il bene e il male, il positivo e il negativo, ecc), l’8 (la continua lotta degli opposti per il raggiungimento dell’equilibrio e quindi i simboli del continuo evolversi della vita per mezzo dei contrari). Il numero 28, (2+8=10), a sua volta è formato da 1 e 0, che rappresentano il bastone e la coppa dei tarocchi; IL TUTTO E IL NULLA, IL PIENO E IL VUOTO.

GIUSI PRINCI (FI), 49 anni, si ritrova da dirigente scolastica a numero 2 del presidente della Regione e con deleghe pesanti come istruzione, università, ricerca lavoro e formazione personale, nonché bilancio e azioni di sviluppo… Leggi tutto » GLI ASSESSORI REGIONALI CALABRESI E LA PERFEZIONE DEL NUMERO 7
Il presidente Occhiuto li ha scelti uno per uno attraverso un ponderato gioco ad incastro per cui gli esterni rispondono ad uno sponsor, gli interni sono stati votati dagli elettori. I sette Sacramenti, i sette Spiriti di luce ed i 7 pianeti ad essi collegati, le 7 virtù, da opporre ai 7 vizi capitali. Se noi sommiamo cabalisticamente il numero 7 (1+2+3+4+5+6+7= 28), esso ci dà inizialmente 28, cioè 2 e 8, simbolo del binario e dell’infinito (il 2, l’uomo e la donna, il bene e il male, il positivo e il negativo, ecc), l’8 (la continua lotta degli opposti per il raggiungimento dell’equilibrio e quindi i simboli del continuo evolversi della vita per mezzo dei contrari). Il numero 28, (2+8=10), a sua volta è formato da 1 e 0, che rappresentano il bastone e la coppa dei tarocchi; IL TUTTO E IL NULLA, IL PIENO E IL VUOTO.

ZALONE E LA SATIRA
Oggi ci vuole ben altro per essere politicamente scorretti... In genere chi lo è davvero è fuori dalla grazia del palinsesto.

È possibile parlare male di Checco Zalone? Muovergli una critica qualunque senza spacciarsi per individuo troppo solenne o addirittura malmostoso, senza che si riceva in contraccambio il jolly “del farsi una sana risata”, anziché star… Leggi tutto » ZALONE E LA SATIRA
Oggi ci vuole ben altro per essere politicamente scorretti… In genere chi lo è davvero è fuori dalla grazia del palinsesto.

SE AMMINISTRARE SIGNIFICA PORTARE I SALUTI
L’attuale sindaco Mascaro come tutti i suoi colleghi che lo hanno preceduto, è un sindaco presenzialista. Non vorrei essere frainteso, ognuno gioca il suo ruolo politico (perchè di questo si tratta, non è un lavoro privato, è una investitura) come meglio crede.

Di solito, dopo le elezioni, giurano “sarò il sindaco di tutti, di quelli che mi hanno votato e anche di quelli che non lo hanno fatto”. Magari sarà per questo che subito dopo cominciano ogni giorno a portare saluti in qualsiasi cerimonia pubblica perchè vengono invocati e convocati dalla comunità.
Il “sindaco di tutti” diventa il “sindaco dovunque” comprese le tv. A queste presenze “saluti-ste” aggiungete le conferenze stampa di presentazione degli eventi e così raddoppiano. Per esempio presso il comune si tiene la conferenza stampa in cui si annuncia che in un dato giorno si terrà la Premiazione. Poi verrà effettuata la Premiazione e in entrambi i casi c’è il sindaco con uno o più assessori.

CARO HOMO LAMETINUS, IL BALLOTTAGGIO NON C’È. O AMALIA OPPURE QUELLI CHE FANNO GLI SCHERZI!
Soltanto pensare che una lametina potrebbe diventare per la prima volta Presidente della Regione (la legge non prevede ballottaggio) ci dovrebbe far mettere da parte (una tantum) incrostazioni, dietrologie, risentimenti, una comunità dovrebbe, se avesse un poco di amor proprio e si sentisse, appunto, una comunità che vive da più di mezzo secolo fianco a fianco nella piana sotto al Castello, votare compatta per Amalia Bruni. Ma che volete farci, l'HL non sente di dover votare neppure per il cantante Raffaele di Amici o per Naip di X Factor. Gli Altri sono sempre più Bravi di noi.

Passano i decenni ma l’homo lametinus (HL) non cambia mai, non si evolve, rimane sempre uguale a se stesso. L’egotismo nella politica lametina trova, anno dopo anno, nuove conferme da cui la mia tesi: l’homo… Leggi tutto » CARO HOMO LAMETINUS, IL BALLOTTAGGIO NON C’È. O AMALIA OPPURE QUELLI CHE FANNO GLI SCHERZI!
Soltanto pensare che una lametina potrebbe diventare per la prima volta Presidente della Regione (la legge non prevede ballottaggio) ci dovrebbe far mettere da parte (una tantum) incrostazioni, dietrologie, risentimenti, una comunità dovrebbe, se avesse un poco di amor proprio e si sentisse, appunto, una comunità che vive da più di mezzo secolo fianco a fianco nella piana sotto al Castello, votare compatta per Amalia Bruni. Ma che volete farci, l'HL non sente di dover votare neppure per il cantante Raffaele di Amici o per Naip di X Factor. Gli Altri sono sempre più Bravi di noi.