Il centenario della Grande Guerra è il tema che in questi anni sta tenendo maggiormente impegnati gli studiosi di storia contemporanea. Oltre che negli archivi, ricerche mirate si vanno conducendo nelle nostre biblioteche, dove molto si conserva di quanto venne all’epoca pubblicato. A volte si tratta di saggi, altre volte di atti di congressi, di discorsi o di riviste del tempo.
Grazie ad una ricerca condotta da chi scrive, si è potuto individuare nella Biblioteca Comunale di Lamezia un piccolo ma prezioso patrimonio, che senza dubbio merita di essere conosciuto e valorizzato. Si tratta di un centinaio di volumi, la maggior parte stampati tra il 1914 e il 1918, ma anche oltre, in quanto il tema della Grande Guerra non fu certo abbandonato alla fine delle ostilità, ma continuò ad essere oggetto di interesse e di approfondimento anche negli anni successivi, come lo è ancora oggigiorno. In questa sede non è ovviamente possibile accennare a ciascuno di essi.
Un volumetto mi ha colpito su ogni altro, per le atrocità che vi ho letto. Porta il titolo Come gli Austro-Ungheresi hanno fatto la guerra in Serbia (Parigi, 1915). L’autore è R. A. Reiss, professore all’Università di Losanna e testimone diretto di atrocità e delitti contro l’umanità che, contravvenendo alle convenzioni di guerra, i militari austro-ungarici e i alcuni loro comandanti furono capaci di commettere in terra serba nell’autunno del 1914. C’è da rabbrividire! Non dico altro! L’opuscolo fa piena luce su una pagina drammatica e poco nota della Grande Guerra, quella del 1914 contro i Serbi.
Dello stesso tenore del precedente è il volume Le atrocità tedesche in Francia (Milano, 1915), relazione presentata al Presidente del Consiglio francese dalla Commissione istituita per constatare gli atti commessi dal nemico «in violazione dei diritti delle genti» nelle regioni del territorio francese occupati nel 1914 dall’esercito tedesco. La lettura delle pagine di questo libro lascia sbigottiti.
Lo spazio breve di questo articolo non mi consente, purtroppo, di dilungarmi oltre ed illustrare ai lettori le peculiarità degli altri volumetti che la Biblioteca lametina detiene. Ma posso assicurare che sono tutti parimenti interessanti.
Di recente la Biblioteca Comunale di Lamezia ha voluto incrementare il suo patrimonio sul tema attuale del primo conflitto mondiale, dotandosi di parecchi volumi oggi in commercio. Volumi che, rappresentando il risultato di nuove ricerche e di nuovi studi, arricchiscono quello che è il patrimonio già esistente della nostra Biblioteca su un periodo storico tra i più dolorosi della storia contemporanea d’Europa. E che ancora presenta tanti aspetti che vanno indagati e rivelati.
C’è insomma nella Biblioteca Comunale di Lamezia materiale idoneo e sufficiente per uno studio sulla Grande Guerra profondo e originale.