Per la cabala, tredici non è un numero fortunato, specie se di novembre, aggravato peraltro dal “16” dell’anno bisesto. Per gli esoterici della cabala gli elementi “iettatori” ci sono tutti, anzi tanti numeri sfavorevoli convincerebbero chicchessia a rimanere al riparo delle mura domestiche arrostendo caldarroste.
I cinghialai di Feroleto Antico, però, non hanno queste “tensioni” cerebrali per cui, nel periodo indicato dalle norme vigenti, dedicano il sabato e la domenica alla caccia dei suidi, incoraggiati anche da tutti coloro che vivono di agricoltura e che vedono puntualmente sfumare i proventi del loro lavoro per i danni arrecati da queste inquiete creature.
Malgrado le avverse congiunture astrali, i “diavoli” feroletani – così vengono appellati – domenica scorsa, un po’ con l’amaro in bocca per i deludenti risultati delle battute precedenti, hanno “stracciato” ogni record, abbattendo 12 cinghiali in sole quattro ore.
Il risultato ottenuto non è frutto del caso, ma di un’accorta gestione di uomini – postaioli, battitori e soprattutto i conduttori dei cani – la cui coniugazione significa sicurezza, salvaguardia del territorio nonché miglioramento tecnico degli ausiliari per la braccata.
Alberico Aiello, capocaccia dei cinghialai feroletani – coadiuvato da Pietro Fazio ed Antonio Costanzo, vice capocaccia – non nasconde i suoi propositi, che sono un modo diverso di concepire la gestione del territorio, il miglioramento tecnico degli ausiliari utilizzati, nonché il tentativo di coinvolgere i tanti giovani distratti da paradisiache, virtuali visioni.
Beh, i risultati che sta raggiungendo non sembrano dargli torto, anche se la sua non è certo una falange macedone: sulla linea esterna dei postaioli, gli “attempati”, quindi la saggezza, coloro i quali prima di premere il grilletto non si lasciano prendere dall’ansia; nei gironi dell’inferno, chi ha gambe per camminare tra rovi e sterpaglie seguendo i cani, veri eroi di questa lotta tra l’uomo e il cinghiale. Lotta nella quale non sempre vince il binomio uomo-cane.
Se Feroletani vs Suidi, domenica scorsa, hanno fatto registrare 12 a 0, certamente questo risultato non è frutto di improvvisazione, anzi dovrebbe far riflettere coloro i quali non hanno mai alzato il c… dalla sedia, ma legiferano ad libitum, masticando burocrazia e complicando la vita dei preposti al disbrigo di farraginose pratiche amministrative; dovrebbe mettere a tacere coloro i quali pontificano perché non toccati dagli “impatti” dei cinghiali (è prevista per il 12 dicembre una manifestazione di protesta degli agricoltori calabresi contro la proliferazione e l’invasione dei suidi); dovrebbe stimolare, infine, coloro i quali, pur muovendosi tra carenze del sistema e pelose esternazioni, a far di più per evitare gli strappi ed i danni arrecati dalla vuotezza di idee e contenuti.