Bisogna dare atto che Acm (Alleanza civica con Mascaro) è meglio di Cac (Calabria al centro). Certo non dal punto di vista dei contenuti e degli intenti, sempre nobili e convincenti, ma per immagine e cac..ofonie , beh, era un passo da fare; perché il futuro lametino è denso di eventi che richiedono avvedutezza e lungimiranza, coerenza ed alte capacità immaginifiche. Virtù e doti che non si trovano ad ogni angolo di strada.
Sommo gaudio gente, nel firmamento politico lametino brilla una nuova costellazione: si è costituito il tandem Galati-Mascaro, supportato da indomiti sodali: Salvatore De Biase, probabile capogruppo di Acm, Francesco De Sarro, presidente del consiglio comunale, Luigi Muraca 68, Tranquillo Paradiso, Michele Cardamone, Maurizio Vento ed Emanuele Ionà, grandi vecchie glorie e giovani promesse della politica cittadina, tutti frequentanti l’istituto superiore di politica applicata intitolato all’on. Galati.
Il sodalizio, che rappresenta il trionfo della coerenza e della buona politica del fare, è nato in occasione di una cena in un ristorante della zona, presenti Galati e Mascaro ed i fedelissimi, in un “contesto di confronto responsabile e propositivo”.
Nulla da dire e da eccepire a fronte di cotanta coerenza del sindaco Mascaro, che fino alla sera prima del cenacolo ha sempre rivendicato la sua autonomia da partiti ed uomini politici.
Molto discutibile, invece, il trionfalismo del De Biase, che da tempo immemore non perde occasione di ricordare ai lametini che il suo obiettivo, dopo quello di cambiare casacca ad ogni piè sospinto, è quello di far diventare Lamezia “comune virtuoso e futurista”. Non è una morale della favola, ma una favola senza morale.