Altroconsumo, pubblicato all’inizio del mese in corso, ha monitorato – con documentate interviste ad un campione di undicimila viaggiatori – compagnie aeree ed aeroporti, traendo conclusioni che non sono molto edificanti per la nostra compagnia di bandiera, né tanto meno per tanti nostri aeroporti.
Sia in cielo che…in terra il mondo dei frequent flyer, siano essi occasionali vacanzieri o impegnati manager, non ha manifestato grande apprezzamento per i servizi offerti dalla nostra compagnia di bandiera e per tutto l’ambaradan che ruota attorno ad essa.
Faccio a meno di parlare di pregi e difetti delle compagnie aeree le cui classifiche vedono in testa Singapore Airlines, Cathay pacific, Emirates, Qatar Airways ed Alitalia al 52° posto; pongo invece l’accento sugli aeroporti italiani, responsabili dei servizi a terra.
Qui casca l’asino perché nel nostro bel Paese per bar e ristoranti, negozi e duty free, accessibilità, posti a sedere, orientamento, toilette, il peggior aeroporto risulta essere quello, indovinate un po’, di Lamezia Terme, posizionato al 172° posto in classifica ed effigiato con “qualità inferiore alla media”, come da tabella sotto riportata, sempre edita da Altroconsumo.
Svettano al vertice della classifica Milano, Roma, Bologna mentre per tutte le componenti valutate, Bari è lo scalo con il punteggio più alto. Di Reggio Calabria e Crotone non se ne ha traccia.
L’inchiesta di cui trattasi cade a fagiolo e dimostra l’efficienza e la competenza del Cda Sacal, appena dimissionato, evidentemente impegnato in tutt’altre faccende. Certo è che non riportare la sufficienza nemmeno nella manutenzione delle toilette, la dice lunga o meglio suggerisce un catartico pianto liberatorio.
Governatore Oliverio, andiamo avanti su questa lunghezza d’onde? E’ sempre convinto che la politica sia la panacea di tutti i nostri mali?