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Lamezia Terme: città dell’Istmo E’ possibile risorgere dalle ceneri?

Seconda parte

Lascio agli illustri componenti il comitato per la celebrazione del genetliaco della città lametina,  l’amletico dubbio se erigere una stele a perenne ricordo  dell’accadimento, se bandire premi e concorsi nelle scuole per i migliori componimenti  sul tema o invece – ipotesi da non scartare- erigere nella Concattedrale da costruire, un simbolico, piccolo Muro del Pianto, davanti al quale la classe politica, cittadina e non, munita di adeguato copricapo – esclusa  coppola –  con mensile cadenza, si batta il petto recitando il mea culpa per i danni arrecati alla città, alla provincia ed all’intera regione.  Problemi loro…!
Non  ho l’animo del disfattista ed ho intensamente creduto fin dal primo momento alle capacità potenziali  che avrebbe potuto avere Lamezia Terme, città dell’istmo, ignorando la propaganda politica ed il solito, inevitabile polverone demagogico sollevato attorno ad essa da vassalli, valvassori e valvassini e, perché no, servi della gleba interessati  a  “cavalcare la tigre” per biechi  interessi elettorali.
Ma le rien ne va plus, ad oggi i giochi son fatti:  non ci sono dubbi su chi ha sfruttato l’onda lunga dello scontento  e su chi, per interessi squisitamente personali, ha avvelenato i pozzi.
Il problema odierno, pertanto, è : Lamezia Terme, checché ne dica  e pensi il nostro  speranzoso sindaco, è una città all’extrema unctio?
Al momento non si ravvisano elementi che possano interrompere la sua parabola discendente né tanto meno programmi  che possano far pensare ad una inversione di traiettoria.
Pertanto la città della piana, a seconda i giorni pari o dispari, la quarta o la terza della Calabria,  vive alla giornata, senza orizzonti da inseguire e conquistare, senza progettualità, senza identità;  ricca,  invece, di reiterate dimissioni e rimpasti, di sconsacrate sante alleanze e di ballerine maggioranze, impastoiate tra centrodestra ed outsider di sinistra,  ispirati da divina luce o da spirito di conservazione?
Comunque questa è l’aria che tira in città: si vivacchia  alla giornata, si corre dietro all’ ordinaria amministrazione mentre segnano il passo i grandi problemi. Nei giorni a venire ne vedremo delle belle se mai si arriverà a discutere in aula il piano strutturale comunale che parrebbe non riscuotere grandi simpatie.

Basta, però, con l’inerzia, con le pantomime, con gli annunci che han tanto il sapore della retorica di basso regime.  E’ giunto il momento di passare dalle parole ai fatti e di mettere da parte fumosi atteggiamenti che hanno il sapore  di … aria fritta. E’ il momento di stringersi attorno ad un progetto, di contarsi, di mettere da parte l’orticello e, finalmente, dare la stura ad un progetto di sviluppo che investa tutti i comuni gravitanti sull’area dell’Istmo che da Lamezia Terme, sponda del Tirreno, si estende fino alle gole di Marcellinara inglobando tutti i comuni da Iacurso a Soveria Mannelli, a Nocera , a Martirano.  

Questo web journal,  www.lameziaterzomillennio.it,  probabilmente  non gradito al sindaco lametino ed ai suoi accoliti, oggi rompe gli indugi ed – allo scopo di sondare gli animi e le volontà dei   primi cittadini – propone – per il momento – un sodalizio, da costituire tra i comuni interessati,  finalizzato alla soddisfazione degli interessi di tutti : la nascita della  CITTA’  dell’ISTMO  che, bada ben,  non significa  Lamezia Terme,  bensì una nuova entità di 140 mila abitanti  tesa e coesa, che non chiede,  ma pretende di essere l’artefice del proprio destino.

Ai sindaci dei comuni interessati al sodalizio perverranno due domande relativamente alla volontà di aderire al sodalizio ed alla disponibilità a partecipare ad un incontro preventivo durante il quale verranno trattati tutti gli aspetti giuridico – legali.  Le competenze del sodalizio,  da trasformare in un eventuale consorzio, saranno oggetto di altro incontro:

  1. Sarebbe interessato a partecipare alla costituzione di un consorzio tra i comuni gravitanti nell’area lametina – finalizzato alla realizzazione della Città dell’Istmo – che abbia tra i propri obiettivi politiche comuni nell’ambito delle tematiche relative a: sviluppo socio economico; tutela dell’ambiente e del territorio; mobilità al suo interno?
  2. Parteciperebbe ad un incontro fattivo con tutti i sindaci che si dichiarano disponibili alla realizzazione del Consorzio?

Le risposte al questionario di cui sopra dovranno essere restituite al seguente indirizzo di posta elettronica:

lamezia3.0@gmail.com

Tengo a precisare fin d’ora  che il sodalizio, da trasformare poi in consorzio secondo le  vigenti  norme di legge, non ha e non avrà mai alcuna colorazione politica e la figura del coordinatore, rigorosamente super partes, da eleggere dai consorziati,  dovrà essere individuato possibilmente fuori dal mondo politico. Le risposte, positive o negative, dovranno pervenire all’indirizzo  e – mail sopra indicato. I sindaci dei comuni  interessati  riceveranno, comunque, comunicazione attraverso le loro segreterie.