Lamezia ed il suo futuro: sarà senz’altro questo il leit motiv della prossima competizione elettorale per l’elezione del nuovo consiglio comunale.
Esauriti gli argomenti, triti e ritriti, recitati come un mantra e somministrati alla vulgata – centralità geografica, sviluppo industriale e socio economico legato al turismo ed all’ agricoltura – ecco tirar fuori il coniglio dal cilindro.
Ognuno – intendo per tali i vari leader rappresentanti le forze politiche – ne ipotizza il nome come più gli aggrada: Lamezia Futura, area vasta, città mediterranea, area critica o città dell’Istmo.
La verità è solo una: lor signori dopo aver gabellato per mezzo secolo l’intera città, ormai a corto di argomenti, stanno impostando i programmi politici sull’ultima chance che Lamezia potrebbe avere: uscire dall’ isolamento e dall’avvitamento in cui versa proponendo un consorzio con i comuni limitrofi finalizzato, nel tempo, alla costituzione della città dell’Istmo.
Che potrebbe non essere la solita bufala se effettivamente le teste cominciassero a pensare. Se come diceva Roberto Carlino di Immobil dream – non vendiamo sogni ma solide realtà – si cominciasse ad osservare l’undicesimo comandamento, non fottere il prossimo tuo, ed il dodicesimo, non uccidere la speranza. Tutto ciò conseguenziale all’aggiornamento delle tavole di legge, consegnate sul Sinai a Mosè, fatto da Wikipedia.
E’ così i migliori cervelli, folgorati da luce divina sulla strada di Damasco, nel tentativo di darsi la perduta verginità politica, scoprono che Lamezia avrebbe potuto avere un ruolo diverso se…se effettivamente ci fosse stata la voglia, la volontà e le capacità di guardare al di là del proprio naso.
La nostra ultima nota sull’argomento ha agitato le acque e cominciano a “piovere” i primi commenti, di condivisione e/o di avversione al progetto, che ipotizzerebbe la costituzione di un consorzio tra tutti i comuni che si affacciano sulla piana lametina, dal Tirreno alle gole di Marcellinara. Il progetto inviato, a suo tempo, a tutti i sindaci dei comuni interessati, in verità non ha riscosso molto successo probabilmente per logiche campanilistiche, per vanesia apparenza o per timore di deminutio capitis.
Nel rimanere aperti a critiche o consensi provenienti da chicchessia, siamo del parere che questa volta il mazziere – leggi l’elettorato – svezzato perché sempiterno fututus – saprà dare pan per focaccia, così come ha fatto il 4 marzo, a ciarlatani, pifferai e saltimbanchi.
Intanto dal dott. Sebastiano Sofi, riceviamo e volentieri pubblichiamo la seguente nota.
Egregio Direttore,
Sì alla presenza di una lista del movimento civico “La Città dell’Istmo” nella prossima consultazione elettorale comunale.
La Città dell’Istmo ha profonde radici culturali e storiche e fa riferimento ad un comprensorio che da sempre ha comune storia, tradizioni, cultura ed anche migrazioni interne di popolazione.
Oggi, da Lamezia, si vuole dare diversa e nuova apertura ai Comuni del Lametino per comprenderli in un unico progetto di integrazione e di sviluppo attorno a comuni obiettivi. Valorizzare i Comuni attorno a Lamezia è la vera novità, sempre più condivisa.
Ciò rappresenterebbe il superamento del progetto ultradecennale Asse Attrezzato Catanzaro -Lamezia logorato da una serie infinita di occasioni perdute e di impegni mancati.
Quella che avrebbe dovuto essere una linea di sviluppo, tendente perfino alla conurbazione, si basava sulla evidenza che le due Città avrebbero potuto essere complementari, integrandosi.
Invece la troppa vicinanza è stata vista da Catanzaro come un pericolo da temere e da controllare.
Allo stato Lamezia guarda al proprio territorio per rafforzare l’identità con un insieme di Comuni, con i quali vuole costituire una nuova realtà urbana, nel territorio già evidente per i Comuni contermini di Gizzeria, Conflenti, Platania, Feroleto, Pianopoli, Maida, San Pietro a Maida, Curinga, con i quali Lamezia costituisce una Città allargata di oltre 100 mila abitanti, percorribile in tutte le direzioni facilmente ed in tempi contenuti in 30 minuti.
Lamezia allargata è il nucleo centrale dell’intero comprensorio, cuore della Città dell’ Istmo.
Un progetto politico nuovo non solo per Lamezia: una nuova e più forte entità territoriale che diventi polo attrattivo per investimenti che possano incrementare lo sviluppo dei territori interessati.
Ne consegue che alla prossima competizione elettorale del consiglio comunale lametino c’è bisogno di persone ed indirizzi politici nuovi.
Non contro i partiti, che devono rimanere i capisaldi di una buona politica e che – è auspicabile – si impegnino evidenziando qualità del candidato sindaco e contenuti programmatici.
Lamezia Allargata, Lamezia Grande, sia il primo step della Città dell’ Istmo e diventi la proposta basilare di un progetto anche elettorale .
Il rischio da evitare è un voto contro, un voto non per un progetto politico.
La scelta del candidato sindaco e del programma impegni già da ora movimenti e partiti e tutti insieme, chiedano il rispetto dei tempi del commissariamento e che si possa votare alla scadenza dei 18 mesi, in concomitanza delle elezioni europee, a maggio 2019.