Vai al contenuto

PUNTASECCHE Frasi ed aforismi

In un mondo sempre più globalizzato…(variatio: In un mondo sempre più tecnologico… In un mondo sempre più digitalizzato…). Quante volte abbiamo visto esordire con tale pretestuoso clichè la tesina di un liceale o il trattato di un professore? Coglierne tutta la triste, irreparabile e gaudente rassegnazione.

* * *

Quando l’universo finanziario-liberista sembra persuaderci con la sua autorevolezza, con la sua sicumera melliflua, ripassare a mo’ di mantra il seguente pensiero: anche Giacomo Leopardi nei suoi schemi sarebbe stato più vicino all’immagine del fallimento che a quella dell’uomo riuscito.

* * *

Il tempo è denaro e il denaro finisce fatalmente per essere tempo. Quante volte in un lapsus ci è capitato di dire: 33 denari anziché 30, sovrapponendoli erroneamente agli anni di Cristo?

* * *

Qual è l’unica merce in circolazione il cui pagamento deve essere effettuato per ben due volte? Il denaro: lo paghiamo una prima volta con il nostro lavoro quotidiano; una seconda con le tasse extra servizi o di mera “cittadinanza”. Magia della moneta debito.

* * *

Parafrasando Adorno: l’inno al sole è idolatria, chi vuole conoscere la verità contempli piuttosto l’albero bruciato da quel sole. Iniziamo dunque col considerare i neet, grado zero e cloaca dell’impero liberista, le larve sospese in un grigio limbo avulso interamente dal congegnato meccanismo sociale, coloro per i quali il lavoro costituisce un’impossibilità e lo studio una rinuncia. Sospendiamo per loro ogni patetico giudizio, poichè ci troviamo difronte alla nostra pietra d’inciampo, qualcosa con cui siamo forzati a fare i conti. C’è chi li ha appellati bamboccioni in un odioso quanto gratuito victim blaming. Costui ha comunque omesso di dire che seppure il loro stato dovesse essere frutto di colpevoli voleri individuali, l’inutilità dei neet è comunque utile al sistema.

* * *

Non potremo mai essere liberi fintanto che le nostre mosse saranno previste. Nonostante il libero arbitrio ogni nostra azione sovversiva è anticipata, catalogata, inclusa, assorbita, istituzionalizzata, e resa quindi innocua. Ha da qui principio l’automazione delle coscienze o la monotona varietà dei generi.

* * *

Dire che uno più uno faccia tre, non è un errore matematico, ma una scommessa trascendentale.

* * *

Ci si chiede: chi è il famigerato creditore del debito pubblico? La risposta è semplice. Si tratta degli investitori privati, per lo più stranieri, che hanno acquistato i nostri titoli-debito, e a cui deve tornare, in un ciclo perpetuo ed acquatico, l’intera somma elargita per le nostre necessità, con tanto di interesse – sarebbe più corretto definirlo anatocismo. Poiché non si conia più un centesimo senza doversi necessariamente indebitarsi di quest’ultimo, la domanda legittima è come si riesca a far fortuna in un sistema satanico di azzeramento se non sottraendo onestamente la parte altrui, ossia facendo gravare massimamente il debito su una fascia specifica e sempre più vasta di individui. Ancora una volta la ricchezza è forzatamente speculare alla rovina e al fallimento… Civiltà.

* * *

Al sistema non importa un fico secco che un cittadino non abbia un lavoro, l’importante è che quest’ultimo sia consumatore. Strano a dirsi, oggi le due cose non collidono. Vi sono fra i disoccupati fior di consumatori. A tale è ridotta la nostra vera utilità.

* * *

Non è che ci si debba necessariamente privare della libertà affinché una dittatura funzioni regolarmente: basta che ci persuadano della necessità della purga.