Sono, ormai, pochi gli spazi che la politica italiana dovrà gestire e alcuni, addirittura, perché appetibili, sono in fase di “delimitazioni”.
Che fare, dunque? Bisognerebbe, sostiene chi si ritiene esperto, ricercare soggetti “liberi, onesti e competenti” per amministrare al meglio questi pochi spazi rimasti, tentando di riappropriarsi, con strategie mirate e incisive, di tutti quei settori che languono e sono causa di tanti mali. Operare , insomma, per il bene comune, in modo che malversazione e corruzione scompaiano definitivamente per dare posto alla moralità e al merito, requisiti necessari ed indispensabili per una autentica rinascita.
Attenzione, però! Per combattere non servono armi potenti, c’è bisogno di controffensive intelligenti. In sintesi, poiché tutto ciò che è politico è corrotto, bisogna bandire la generica voglia di onestà. O si è onesti, o non lo si è!
Ritengo che non sia affatto semplice e scontato convogliare questa onestà in qualcosa di realmente politico. Ad oggi, con amari risvolti – ahimè! – si è troppo gridato e poco proposto. Sosteneva Benedetto Croce: “Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta”.
Gli “onesti silenti”, e sono in tanti, dovrebbero incominciare a gridare. Oggi, più che mai, c’è bisogno di sentire le loro voci e mai più affidarsi alle attuali forze politiche, vuote ed inconcludenti.
Per Lamezia, meravigliosa terra volutamente dilaniata e abbandonata da tutti, non sento, da tempo, più nessuno gridare “Lamezia risorgi”. Ogni tanto, in modo sporadico, si ode una “vocina” che tenta di scuotere qualche anima affranta. Ma una “vocina” non è un “do di petto”. E quando riaffiora qualcuno capace, ecco gli orchestrali che, sapientemente diretti, allargano le note per devastare, scientemente, il “do di petto”.
E’ quanto sta succedendo a Lamezia, ahinoi!
“Partito degli onesti”? Solo prove tecniche…! Forse se ne riparlerà quando, ormai a breve, si insedieranno, a livello nazionale, regionale e comunale, i nuovi eletti.
Historia docet.