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E VENNE IL REDDE RATIONEM La medicina trasfusionale sul banco degli imputati

Tanto tuonò che piovve. La tradizione attribuisce la frase a Socrate; si racconta che un giorno questi stesse dialogando con un suo allievo nel cortile di casa; la moglie Santippe, appena arrivata, iniziò ad inveire contro di lui, poi si affacciò alla finestra e gli gettò una brocca d’acqua sulla testa. Imperturbabile, allora, Socrate pronunciò la frase che produsse tanto effetto da essere tramandata ai posteri.
Ma che ci azzecca la maieutica socratica con noi altri?  Ci azzecca…ci azzecca!  Sentite un po’.
A novembre del 2018, sempre in tema di sanità, scrissi un articolo dal titolo “Sangue blu, la mia fortuna sei tu”.
Parlavo dell’emotrasporto in Calabria, affidato all’Avis senza gara d’appalto, in attesa dei tempi tecnici, invero lunghi,  per bandire la gara stessa. Parlavo della inutilità della riforma scopellitiana, disegnata con il DPGR n. 58/2014 che, oltre a gettare nel disordine il sistema di raccolta sangue e chiudere i reparti negli ospedali sparsi sul territorio regionale, sembrò una toppa peggiore del buco in quanto, anzichè far risparmiare qualche euro fece lievitare i costi gestionali della raccolta del sangue e del conseguenziale, farraginoso emotrasporto. Invitavo, pertanto, gli organi regionali, il commissario Scura ad illuminarci sui benefici di questa operazione.
In articoli successivi, sempre sullo stesso tema, dimostravo, numeri alla mano, quanto fosse dispendiosa la soluzione adottata, ingarbugliata la gestione, rischioso il servizio all’utente come concepito. Il tutto nel silenzio assordante degli organi regionali preposti alla bisogna.
Aggiungevo anche che chi doveva essere paladino della legalità e della trasparenza, vale a dire l’organo politico, in realtà era evidentemente impegnato in altre faccende. Tant’è che senza gara d’appalto, in attesa di “metterla in cantiere” l’emotrasporto fu affidato all’Avis.
Timida e fredda la reazione della stampa che, tranne una sola vibrata protesta, dedicò all’argomento qualche trafiletto. Roboanti dichiarazioni dell’allora direttore dell’Asp CZ – Lamezia Terme, dott. Gerardo  Mancuso,  calendarizzazione della gara d’appalto da parte dell’ing. Scura, commissario ad acta, ma da allora (anno 2016) niente di fatto.
L’unico a reagire – con una querela per diffamazione nei miei confronti –  il presidente regionale dell’Avis, dott. Chiriano Rocco, per “imprecisioni, mezze notizie e persino notizie false” contenute nel mio scritto.
La pensa un po’ diversamente il Tavolo Tecnico del 21 novembre 2019 che, nelle sue conclusioni raccolte in 73 pagine, dà una immagine sconvolgente della sanità calabrese. Attorno a quel tavolo sedevano due ministri, sanità e finanze, e tutto il gotha della sanità regionale calabrese.
Nel 95% dei casi analizzati, compresi i livelli essenziali di assistenza,  l’aggettivo “inadempiente” la fa da padrone. Ed a proposito dell’emotrasporto (pagg. 37/38)  “affidato temporaneamente alle Associazioni dei donatori di sangue… nelle more di definire l’approvvigionamento di tale servizio a livello regionale (omissis)…. Si ricorda che a nome della legge 219/2005 le associazioni di volontariato sono enti no profit che non possono essere qualificati come fornitori di servizio”.   
E la pensa ancora diversamente il commissario ad acta, Gen. Cotticelli, che alle pagg. 119/121 del suo programma operativo 2019/2021 , edito il 26/2/2020, aggiunge che l’ultimo aspetto operativo che resta da espletare è il trasporto delle unità di sangue, scadenziato per giugno 2020. Parrebbe –  il condizionale è d’obbligo dopo le dichiarazioni dell’ing. Scura, che malgrado scritte, si sono perdute nel cielo infinito – si sia giunti al redde rationem.


RIUNIONE CONGIUNTA DEL TAVOLO TECNICO PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI REGIONALI CON IL COMITATO PERMANENTE PER LA VERIFICA DEI LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA

Regione Calabria
Riunione del 21 novembre 2019 Rete di medicina trasfusionale pagg.37-38 
 la bozza di PO 2019-2021 trasmessa in preventiva valutazione, riporta che l’approvvigionamento del servizio di trasporto regionale delle Unità di sangue ed emocomponenti e dei campioni biologici in tutto il territorio regionale è stato affidato temporaneamente alle Associazioni dei donatori di sangue, quali attori del sistema in possesso di processi di trconvalidati, nelle more di definire l’approvvigionamento di tale servizio a livello regionale”.
Al riguardo si fa presente che tale attività non rientra tra quelle oggetto di convenzione stipulata tra le Regioni, Province Autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue e sancita con l’Accordo Stato-Regioni Rep. Atti n. 61/CSR del 14/04/2016.
Infatti, le attività di raccolta ricomprese nell’Accordo solo limitate al trasporto delle sacche raccolte dall’Unità di associativa al Servizio trasfusionale di riferimento o al Centro di lavorazione, attività che viene espletata sotto le direttive tecniche del Servizio trasfusionale a cui afferisce l’Unità di raccolta associativa.
Per quanto sopra esposto, Tavolo e Comitato chiedono di chiarire quale Servizio trasfusionale fornisca le specifiche tecniche del trasporto delle Unità di sangue ed emocomponenti e dei campioni biologici in tutto il territorio regionale. Si ricorda che a norma della legge n. 219/2005 le Associazioni di volontariato sono enti no profit che non possono essere qualificati come “fornitori di servizio”, caso questo per il quale sarebbe prevista la stipula di un contratto per la fornitura del servizio di trasporto regionale. Pertanto si chiede di fornire chiarimenti in merito e di prevedere azioni specifiche per definire l’approvvigionamento di tale servizio a livello regionale.
Tavolo e Comitato chiedono alla struttura commissariale di predisporre una nota in merito alle esigenze di supporto. Restano in attesa di aggiornamenti anche da parte di Agenas.
Tavolo e Comitato, con riferimento alla versione del 30/10/2019, valutano quanto segue.
Rete di medicina trasfusionale pag. 53 Il PO 2019-2021 prevede, tra gli obiettivi, l’approvvigionamento del servizio di trasporto regionale delle Unità di sangue ed emocomponenti e dei campioni biologici in tutto il territorio regionale, precisando che “tale trasporto è stato affidato temporaneamente alle Associazioni dei donatori di sangue, quali attori del sistema in possesso di processi di trasporto convalidati, nelle more di definire l’approvvigionamento di tale servizio a livello regionale”.
Si chiede di delineare maggiormente il percorso per la riconduzione dell’approvvigionamento del servizio di trasporto delle Unità di sangue ed emocomponenti e dei campioni biologici a livello regionale.

A questo punto mi si consenta una considerazione: quel che sta avvenendo, senza falsa modestia, è quanto sto scrivendo da qualche anno a questa parte a proposito della latitanza di legalità e trasparenza nella gestione sanitaria, del sempiterno provvisorio in attesa dei provvedimenti definitivi che vengono rinviati di volta in volta, delle riforme pifferaie che producono solo diseconomie, di incapacità gestionale ed arroganza del potere.Se così non fosse non avremmo mai parlato di bancarotta sanitaria e delle Asp travolte da una marea di debiti.
E dal momento che tra tutte le inadempienze elencate dal Tavolo Tecnico sono emerse le pecche della nostra medicina trasfusionale c’è qualche illuminato manager che abbia voglia di illustrare ai calabresi i benefici di quel DPGR nr. 58/2014 partorito dalla fertile fantasia scopellitiana?
Dal mio cantuccio parrebbe che i costi oggi sopportati superino di tanto quelli derivanti dall’ aver smantellato, nella rete ospedaliera calabrese, la medicina trasfusionale.