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a cura di Redazione di Lamezia 3.0
Attualità – 26/06/2020
Quelle note stonate dei consiglieri comunali di maggioranza…
di Lupo della Steppa
Non so quali siano le ragioni per le quali ì consiglieri comunali di maggioranza – fino ad oggi orbitanti
su un altro pianeta – hanno intonato canti dì vittoria e lodi per i commissari, numi tutelari della nostra salute. Probabilmente per aver previsto il pronto soccorso e 12 posti letto aggiuntivi nel nostro ospedale.
Ignorando essi – non so se volutamente e comunque assolutamente fuori luogo – che il decreto varato dal governo ha previsto norme dì indirizzo nazionali da tener conto in tutti gli ospedali. Esse riguarderanno, per l’appunto, incremento dei posti letto per terapia intensiva e semintensiva ed interventi sulla accettazione in pronto soccorso. Vale per Lamezia, ma così è anche per Castrovillari, Polistena, Corigliano, Rossano, ed anche per ospedali più piccoli come Gioia Tauro, Melito Porto Salvo e Soverato.
Ingiustificato, pertanto, il loro entusiasmo in quanto ì commissari non hanno aggiunto niente di che all’abbandono totale del nosocomio lametìno, anzi l’intera popolazione calabrese attende da lor signori e dal gen. Cotticelli quei provvedimenti finalizzati all’eliminazione degli sperperi presenti nella gestione sanitaria regionale (… sanità , mammellone da succhiare, e tante altre verità) ed al momento, da noi sottaciuti per via della pandemia in atto.
Provino, pertanto ì consiglieri comunali di maggioranza a dare quelle risposte che la città attende relativamente a:
- difesa del territorio e dell’ambiente a protezione e sviluppo di una agricoltura di livello;
- necessità di interventi pubblici che favoriscano la ripresa delle attività;
- revisione della decisione del Sindaco Mascaro relativamente all’ubicazione della discarica;
- ineleggibilità dei consiglieri comunali;
- decisioni da prendere dopo le sciagurata legge regionale sulla sanità;
- ripresa di una, sia pur minima, attività del consiglio comunale.
Plaudano, invece, lor signori consiglieri comunali di maggioranza, all’ avv. Masi, presidente della Fondazione Terina, all’avv. Nicolino Panedigrano , in rappresentanza di varie associazioni, che hanno proposto, sostenuto ed ottenuto la destinazione lametina dell’aula bunker, pur di fronte alle solite supercàzzole messe su dai soliti noti, ampiamente descritte dal direttore di questo web giornale.
La Città ha bisogno di questi segnali di ripresa e deve cercarli e trovarli nella stessa Lamezia e nelle sue tante associazioni civiche e culturali che, malgrado tutto, la rappresentano in questa lotta identitaria e di riscatto dal tentato vassallaggio di chi, da quasi mezzo secolo, l’ha condizionata nello sviluppo e nella crescita.