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LA VOCE DELLA CITTA’
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a cura di Redazione di Lamezia 3.0
Attualità – 18/08/2020 

 
L’INCREMENTO DI PATOLOGIE TUMORALI NELLE VICINANZE DELLE DISCARICHE
di  Redazione
La nota apparsa di recente, a firma Multiservizi spa, vorrebbe evidenziare che è sufficiente che una discarica sia “controllata” per essere esente da qualunque rischio ed addirittura diventare un presidio sanitario.
Ma tutto quello che sappiamo, derivante da decennali studi e valutazioni eseguiti su centinaia di migliaia di persone, abitanti in territori limitrofi a discariche controllate sembrerebbero andare in direzione opposta a quanto dichiarato.
In tutti gli studi viene evidenziato che fattori esterni, legati in qualche modo alla discarica, interferiscono causando incremento di mortalità per malattie comuni ed incremento di patologie tumorali in tutti gli organi, in specie sull’apparato respiratorio, digerente, ematopoietico, ed in patologie oncologiche della prima infanzia nonché di malformazioni neonatali. Questo sappiamo oggi per rapporti scientifici che si accumulano da oltre 25 anni da ogni parte del mondo con esiti ovunque univoci.
E’ evidente che questo tipo di patologie non consente sempre ed in modo diretto di stabilire un rapporto causa-effetto ed ancor meno dose-risposta tra esposizione ed esiti per la multifattorietà ed anche per il lungo periodo per il manifestarsi delle malattie.
In tutto il mondo la questione smaltimento rifiuti solidi urbani è stata accompagnata da manifestazioni di preoccupazione delle popolazioni in ispecie di quelle residenti in prossimità dei siti. Ed il raggio di interesse è allargato a delimitare un cerchio più o meno largo nei vari studi, ma che certamente non è limitato dai territori comunali.
Nel nostro caso la questione riguarda Lamezia Terme, ma anche i Comuni immediatamente circostanti che insieme dovrebbero rispondere alle preoccupazioni delle popolazioni, come ha fatto e sta facendo l’attuale assessore regionale e, stranamente non i Sindaci.
Minimizzando o addirittura non  dicendo come effettivamente stanno le cose la Multiservizi corre seri rischi, primo fra tutti quello di non aver portato sui tavoli decisionali studi di  progettazione e di valutazione ambientale, dimostrando la sicurezza e l’innocuità di un intervento di questo genere in un territorio di coltivazioni agricole di eccellenza, con risorse idriche importanti,  ove insiste la sede dell’unico aeroporto internazionale della Regione, accanto a grandi vie di comunicazione ed a precedenti discariche i cui effetti sono ancora attivi, a ridosso di abitazioni, di un centro sportivo e di un centro commerciale.
La realtà sanitaria recentemente descritta dall’organizzazione mondiale della sanità, che attribuisce a fattori ambientali oltre il 30% delle patologie umane  – in questo contesto soggette a crescita –  rappresenta un rischio enorme che va valutato, con chiarezza e responsabilità, con tutta  la popolazione insistente sul territorio.