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a cura di Redazione di Lamezia 3.0
Attualità – 29/09/2020
L’UNIVERSITA’ DEL TURISMO? POTREBBE TROVARE UBICAZIONE IN FONDAZIONE TERINA
di Rete Civica
A volte anche in Calabria le pratiche virtuose diventano modelli contagiosi. E’ bastato che il Presidente della Fondazione Terina, avv. Masi, alla continua e spasmodica ricerca di far funzionare e mettere a frutto per la collettività i tesori di spazi, locali, attrezzature ed impianti che gli sono stati affidati dalla Regione, sapesse cogliere al volo l’appello del Procuratore Gratteri a segnalare locali per un’aula bunker che consentisse di celebrare in Calabria il maxi processo Scott-Rinascita e offrisse un immobile della Fondazione Terina, per far scoprire ai più (ma ad alcuni obtorto collo) la centralità dell’area lametina, la sua eccellente infrastrutturazione e le potenzialità di sviluppo che offre all’intera Calabria.
Ora lo stesso Procuratore Gratteri, che è di sicuro uomo pratico e del fare, ha proposto di istituire l’Università del Turismo in alcune delle tante strutture inutilizzate della Fondazione Terina. Non possiamo che plaudire a questa sua acuta proposta. Quella di Lamezia è una delle aree calabresi che meglio e più di tante altre si adatta alla bisogna, non solo per la sua posizione baricentrica e gli eccellenti collegamenti infrastrutturali, ma perché può offrire molteplici tessuti ambientali e produttivi che sono vocati al turismo.
E’ sede di un Distretto Agroalimentare di qualità, che ha dato già vita, tra le altre, ad alcune rinomate aziende eno-turistiche, a tanti eccellenti agriturismi, a molte e qualificate aziende floro-vivaistiche. Le spiagge del golfo di Lamezia (Lago la Vota e Dune dell’Angitola) sono SIC – Siti di Interesse Comunitario, sono in larga parte arricchite dalla Pineta frangivento e sono costantemente rinfrescate da un vento che ha già prodotto uno spontaneo, ma radicato turismo velico. La città sin da prima dell’Ottocento è meta di turismo termale ed ha bei centri storici medievali. L’Istmo è citato nell’Odissea, il suo sottosuolo è ricco dei resti di insediamenti della Magna Grecia e Maida è entrata nei libri di storia inglesi, per fare solo pochi esempi.
Il Sindaco Mascaro, quindi, piuttosto che intestardirsi ad inseguire uno sviluppo fatto di discariche, guardi a questa ed a tante altre opportunità che si possono aprire per il futuro di Lamezia e del lametino. Le discariche, come mostrano gli incendi di questi giorni e come ha evidenziato anche l’Assessore all’Ambiente, Capitan Ultimo, sollevano appetiti criminali e ndranghetisti. Di contro ci sono tanti e tanti concittadini di Lamezia e del lametino che hanno dato o stanno dando lustro alle università in tutta Italia e in giro per il mondo. Proviamo a metterli tutti intorno ad un tavolo, insieme ai Sindaci del comprensorio, ai Presidi, allo stesso Gratteri, alle tante energie giovanili ed associative impegnate nella cultura e sforziamoci di pensare a come cogliere e valorizzare questa bella idea e questa ottima opportunità. Facciamo in modo di non arrivare per l’ennesima volta in ritardo, per poi invidiare la prontezza altrui e versare lacrime inutili contro gli scippi.