La proposta è del Presidente della fondazione in house, avv. Gennarino Masi
L’attivo e fattivo Presidente della Fondazione Terina, avv. Gennarino Masi, già primattore nella vicenda Aula Bunker che, come è noto, ha trovato ubicazione nella partecipata regionale da lui diretta, malgrado i tentativi e gli ostacoli frapposti dai soliti corvi ed avvoltoi, ha lanciato la proposta di allocare il centro raccolta vaccini anti Covid e, perché no anche la somministrazione degli stessi, nel tentativo di allestire un centro di vaccinazione regionale.
L’avv. Masi, che ha il merito di aver nel primo triennio della sua presidenza portato in pareggio il bilancio della Terina – cosa mai accaduta nella (in)attività della fondazione, in eterno profondo rosso – lo ha fatto proponendolo con una lettera indirizzata al Ministro della Sanità Roberto Speranza, al dott. Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza Coronavirus, all’on. Nino Spirlì, presidente f.f. giunta regionale ed all’on. Gianluca Gallo, assessore regionale Agricoltura. L’avv. Masi ha così scritto:
Egregi ed onorevoli signori,
sembrerebbe che una manciata di multinazionali farmaceutiche tra le più avanzate al mondo siano riusciti con massicci investimenti a realizzare il vaccino che immunizza dal Covid-19 in soli 10 mesi circa. Un grande successo, visto che gli esperti spiegano che solitamente per un vaccino si possono impiegare fino a 10 anni.
Il problema che ora si presenta per il primo dei vaccini annunciati è quello della distribuzione, o meglio ancora, della sua gestione da quando esce dagli stabilimenti di produzione a quando arriva al paziente. La catena del freddo richiede tre infrastrutture: aerei, camion e magazzini frigoriferi.
La grande sfida, che deve essere affrontata se si vuole utilizzare questo tipo di vaccini entro un breve numero di mesi è quindi anche l’efficiente gestione della distribuzione fino al punto di vaccinazione.
Per mantenere i vaccini a –70° C servono degli ultracongelatori (macchine ingombranti disponibili sinora in pochi esemplari nei laboratori e negli ospedali, prodotte in limitate quantità da poche aziende nel mondo) oppure la produzione di una grande quantità di “ghiaccio secco” (anidride carbonica allo stato solido, da conservare in appositi contenitori), che richiede strumenti anch’essi non facilmente reperibili.
Per la “catena del freddo” vaccinale è indispensabile un piano logistico nazionale raccordato alla grande distribuzione internazionale ed una puntuale programmazione delle convocazioni dei vaccinandi nei centri di profilassi locali in giorni e orari prestabiliti, per consentire un impiego coordinato, immediato e razionale delle dosi, senza sprechi o rinvii delle inoculazioni a causa del facile deterioramento del vaccino.
Nella mia qualità di Presidente della Fondazione Mediterranea Terina Onlus, ente strumentale della Regione Calabria, con sede ed attività nell’area ex SIR del Comune di Lamezia Terme, mi permetto di intervenire con una proposta che ritengo di più agevole, economica e pronta soluzione al problema di dover rinvenire per la Calabria, e non solo, un’immobile logisticamente centrale, ben collegato a tutte le vie di comunicazione, in area decentrata ma non isolata da quella urbana e dotato di ampi spazi di sosta per operatori ed eventualmente per utenti.
La Fondazione Terina gestisce in comodato gratuito nell’area ex SIR un cospicuo numero di immobili di proprietà della Regione, ubicati al centro della Calabria e vicini all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale, agli svincoli di Lamezia e Pizzo dell’autostrada A2 ed al raccordo con la superstrada che collega Tirreno e Ionio.
Gli stessi sono dotati di ampi parcheggi, nonché di un servizio di vigilanza h24. Alcuni di essi sono già completi di tutti i servizi. All’interno del compendio immobiliare gestito dalla Fondazione è altresì ospitato il Polo Integrato tra la Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro e l’INAIL, dotato di ambulatori e strumentazione medica, che occupa decine di operatori, tra medici, professionalità sanitarie, tecniche e amministrative.
La Fondazione da me presieduta ed io stesso siamo a Vs. più completa disposizione per maggiori dettagli, informazioni tecniche ed eventuali sopralluoghi, onde fornirVi ogni elemento utile a decidere se procedere o meno alla stipula di un contratto di locazione di un qualche immobile dell’Ente che possa essere da Voi ritenuto utile allo scopo. Con la speranza di aver fatto cosa gradita ed in attesa di conoscere ogni Vs. determinazione, porgo i più distinti saluti.