E’ il testo più famoso di Cecco Angiolieri che sfoga il suo malanimo contro il mondo che lo circonda, augurandosi di poter seminare distruzione e coinvolgendo nella sua furia anche i genitori.
Mi permetto di aggiungere, io, un versetto: se possibil fosse, da calabrese mi dimetterei; ma dal momento che non ho a disposizione, come il poeta senese, il controllo degli elementi atmosferici, non mi resta che masticare amaro e rodermi il fegato.
Mi ero ripromesso di non metter mano alla penna fino all’Epifania, ma gli accadimenti di questi ultimi giorni sono di una gravità mai vista dagli albori del regionalismo che, ironia della sorte, da panacea che avrebbe dovuto essere è divenuto croce e sofferenza, dando legittimazione a venti repubblichine, ognuna delle quali va per la sua strada, addirittura segnando uno scollamento con i dettami governativi. E pensare che nella mente dei legislatori l’intento era quello di avvicinare lo Stato alle periferie!
E veniamo a noi: la morte della Santelli ha determinato la necessità di andare alle urne prima della scadenza naturale del mandato ed esattamente tra il 10 febbraio ed il 15 di aprile, forbice indicata dal Consiglio dei ministri, ma non condivisa da Nino Spirlì, presidente f.f. della regione Calabria.
Ciò ha dato la stura ad un indegno assalto alla diligenza: Catanzaro come Tombstone!
In quest’ultimo scorcio dell’anno nefasto che abbiamo chiuso, è avvenuto e sta avvenendo di tutto e di più, sempre in nome della legge, quella stessa confezionata ed approvata dai nostri consiglieri regionali che legittima ogni nostro parlamentare ad avere l’autista, il portavoce, il portaborse, il portaqualcosa, pur di portare acqua al mulino!
I nostri “numi tutelari” sono stati più solerti che mai nel prepararsi per la prossima competizione elettorale, sistemando amici, fan, influencer e supporter con distacchi, assunzioni part-time, collaborazioni e consulenze, così producendo una notevole lievitazione dei costi della politica.
I costi sono così schizzati alle stelle, in modo particolare quelli delle commissioni regionali, che, una volta istituite, producono effetti economici non trascurabili, per la nostra economia di miserabili.
Un esempio di come funziona il “giochino”: il 29 dicembre si è riunita la commissione regionale anti ‘ndrangheta, guidata da Capitan Ultimo, al secolo Antonio De Caprio, di Forza Italia. Probabilmente per mia ignoranza – mi sia concessa l’attenuante, dal momento che nulla fino ad oggi è trapelato in fatto di operosità e fattività – mi chiedo quale sia la funzione di questa commissione nell’economia regionale, se poi affiorano brogli elettorali, voti di scambio, connivenze e collusioni politico-mafiose, fatti e non parole, svelati da altre fonti investigative.
Non è questo l’argomento del mio dire, perché capisco che in queste vicende la riservatezza è d’obbligo. Voglio, però, indicare il costo della singola commissione regionale, che gira attorno alla modica cifra di 9.315 euro mensili così ripartiti: 1.500 euro lordi mensili al Presidente della commissione da aggiungere al suo emolumento di consigliere regionale; 28.707 euro annui all’autista, 40.771 euro annui al responsabile amministrativo che, se interno, riceve una indennità aggiuntiva dello stipendio pari a 850 euro mensili.
Arriviamo a dama moltiplicando 9.315 euro per il numero di commissioni consiliari permanenti (quattro)e per le commissioni consiliari speciali, nonché… per tutte le altre appositamente costituite per “sistemare” amici, parenti e conoscenti.
Ritengo che siamo fuori dalla grazia di Dio, che quanto avviene nei corridoi dai passi felpati della Cittadella degli Uffici avrebbe bisogno – come diceva Mons. Giuseppe Agostino, vescovo di Crotone – dell’istituzione di una sola commissione: la Costituente dei Cervelli per la Calabria.
Non siete d’accordo, cari lettori? Siete, forse, soddisfatti degli anni bui che ci hanno regalato i nostri politicanti in cinquant’anni di regionalismo?
Se così fosse unitevi, anche se virtualmente, all’applauso che il parlamentino calabro ha dedicato a Tallini al suo rientro in consiglio regionale.