Mancano quattro giorni al ballottaggio e tento di scrutare i pronostici.
1) Il centrodestra non è sicuro di vincere, è ultrasicuro. Non c’è partita, mi dicono, come il Barcellona che affrontò la Juve. Nel secondo turno staccherà Tommaso Sonni perché ci sono dati oggettivi non confutabili. I vari Gianturco, Mazzocca, Ruberto, hanno interesse a far votare Mascaro e i non votanti delusi della politica sono perlopiù di centrosinistra.
2) La determinazione di Mascaro, pensano, prevarrà sulla proposta di Sonni, apparso troppo morbido nella contrapposizione fino al punto da apparire disinteressato. Venti anni di governo Lo Moro e Speranza sono alla base della determinazione della destra di dover giocare questa partita “ora o mai più”. La presenza di Galati e di quelli chiamati “i soliti noti” alle spalle di Mascaro non spaventa l’elettorato per la semplice ragione che gli elettori sono perlopiù sfiduciati.
3) Il presupposto per capire la tendenza elettorale riguarda l’umore dell’elettorato che farà lo sforzo di andare a votare. L’umore è nero, perché c’è una crisi che a Lamezia come nel Sud si avverte ancora profonda e lunga, e la crisi ha provocato una disperazione che deve scaricarsi su un parafulmine. La crisi è incarnata in Gianni Speranza, responsabile di tutto ciò che non va nella città, mentre mafia ed economia criminale appaiono concetti astratti. In altre parole si è imposta la convinzione che la crisi e la disoccupazione l’aumentano un sindaco inefficiente più dei gruppi criminali che soffocano l’economia di mercato. Speranza e Piccioni sono accusati di aver fatto poco contro la crisi e di spendere tutto il loro impegno nell’antimafia parolaia.
L’antimafia va lasciata a giudici e poliziotti, la politica deve pensare al lavoro e non tenere comportamenti illegali. Lo stesso Renzi al Sud paga il prezzo di una crisi ancora senza via d’uscita, lo stesso premier ha ammesso che la questione meridionale resta essenziale per ammodernare il paese.
4) Se Renzi a Lamezia ha tutti contro, da Forza Italia passando per i grillini ai maggiorenti del Pd locale sino a Sel, insomma se Lamezia politica è contro il governo nazionale, qualcuno dovrebbe spiegare a sinistra per quale motivo il governo locale degli ultimi 20 anni dovrebbe avere comunque credito. Il populismo è fenomeno che abbindola il popolo, accarezza le sue paure e angosce e gli fornisce un palliativo.
5) Il populismo semplifica la realtà e fornisce colpevoli contro i quali prendersela. Tommaso Sonni se perderà saprà che la colpa è del malumore contro Speranza e contro tutti i politici al governo, come Renzi e Oliverio. I miracoli sono sempre possibili, ci mancherebbe, i lametini devono scegliere il male minore, ma non sono sicuro che sapranno scegliere in questo clima nazionale che, ripeto, vede il Sud vittima del populismo leghista (non a caso Berlusconi si è per la prima volta dovuto accodare).