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La narrazione soppianta i fatti Il teorema Zeman ne è la più ampia dimostrazione

Zdeněk stadio è un allenatore di calcio del 1947 che dal 1966 allena in Italia. Il teorema Zeman dimostra la seguente legge: se lo storytelling è positivo, qualunque cosa tu faccia nella vita pubblica, la stampa parlerà sempre bene di te. In questi giorni Zeman ha firmato un contratto come allenatore del Lugano (Svizzera). Tutti i servizi televisivi, tutti gli articoli di giornale, tranne qualche eccezione, riportano la notizia e la commentano abbandonandosi a sentimenti di nostalgia e malinconia, come se l’allenatore fosse costretto all’esilio da un destino cinico e baro, fosse costretto a lasciare l’Italia per un non meglio precisato complotto ordito ai suoi danni da non si sa chi (cd Poteri Forti?).
Ma tale storytelling, come spesso accade nella vita, è destinato a scontrarsi inevitabilmente con la realtà ed i fatti. Basta consultare Wikipedia e chiunque, anche il più grande ammiratore di Zeman, può rendersi conto che il boemo nella sua lunga carriera ha accumulato una serie impressionante di fallimenti. I successi ci sono stati, ma essendo notevolmente inferiori nel numero agli insuccessi, non giustificano i toni esaltanti usati di solito da televisioni e giornali affollati da zemaniani adoranti.
Se si va a spulciare nel palmarès del tecnico nativo di Praga, ci si accorge immediatamente di quanto “vuota” ne sia la bacheca: un campionato dell’ex Serie C2 vinto con il Licata e due tornei di Serie B vinti con Foggia e Pescara, ma nel mezzo poche altre piccole soddisfazioni e tanti esoneri racimolati in giro per l’Italia e l’Europa. Il Foggia è stata la squadra che lo rese famoso per il suo schema 4-3-3, mai modificato nel corso della carriera.
Dopo aver vinto il campionato di Serie B 1990-1991 con il miglior attacco del campionato, grazie al contributo determinante del trio delle meraviglie composto da Francesco Baiano (capocannoniere del campionato), Giuseppe Signori e Roberto Rambaudi,  si salverà per tre stagioni nella massima serie; dal 1994-95 allena tre anni la Lazio (un secondo posto, un terzo posto, poi esonero); per 2 anni va alla Roma (quarto e quinto posto); un anno a Napoli (esonerato); nel 1999-2000 allena il Fenerbahçe (Turchia), ma viene esonerato dopo 3 mesi.

Nell’ordine le ultime stagioni hanno registrato i seguenti risultati:
2003-2004       Avellino, retrocede in serie B
2004-2005       Lecce, si salva in serie A
2006                Brescia, serie B si salva
2006                Lecce, serie B esonerato
2008                Stella Rossa, esonerato
2010-2011       Foggia, 6° in Lega Pro B
2011-2012       Pescara, promozione in serie A
2012-2013       Roma, esonerato
2014                Cagliari, esonerato
2015                Cagliari, retrocesso  

Per quale misteriosa ragione un allenatore fallimentare come Zeman (che tutti sanno è un integralista perché applica il suo modulo a tutte le squadre, e non cura la fase difensiva) goda di buona stampa è presto detto: tu puoi fare qualunque cosa nella vita, ma quel che conta è quello che raccontano su di te. La narrazione ormai da decenni ha preso il posto dei fatti, dei numeri, insomma della realtà. Si chiama epoca postmoderna, e il teorema Zeman dimostra questo assunto meglio di qualunque altro esempio.