Anche quest’anno l’indagine della Qualità della vita del Sole 24 Ore prende in esame 90 indicatori, suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche (ciascuna composta da 15 indicatori) che accompagnano l’indagine dal 1990:
- ricchezza e consumi
- affari e lavoro
- ambiente e servizi
- demografia e salute
- giustizia e sicurezza
- cultura e tempo libero
L’aumento da 42 a 90 indicatori, proposto già dal 2019, consente di misurare molti aspetti del benessere. Gli indicatori sono tutti certificati, forniti al Sole 24 Ore da fonti ufficiali, istituzioni e istituti di ricerca.
La nuova geografia provinciale del benessere, che va da Trieste (1), Milano (2), Trento (3) a Trapani (105), Foggia (106), Crotone (107) nella classifica generale della 32ª edizione della Qualità della vita, si candida a diventare una bussola per orientare investimenti e progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Una cartina di tornasole delle disuguaglianze, accentuate dalla pandemia, da cui è necessario partire per attuare in modo efficace le tre missioni trasversali del Piano: ridurre i divari territoriali e di genere e aumentare le opportunità per i giovani.
La top ten premia il Nord-Est
La classifica 2021 della storica indagine del Sole 24 Ore premia la provincia del capoluogo giuliano, già salita negli ultimi due anni al quinto posto della graduatoria annuale. Oggi conquista anche il primato nell’indice tematico di “Cultura e tempo libero”, arriva seconda in “Affari e lavoro” e quarta in “Ambiente e servizi”. Sul podio inoltre torna Milano, dopo la scivolata fuori dalla top ten nel 2020 per effetto del Covid, e Trento resta solida al terzo posto.
Tra le prime dieci si incontrano sette province del Nord-Est: Bolzano (5ª), Pordenone (7ª), Verona (8ª) e Udine (9ª) che confermano la loro vivibilità e Treviso (10ª) è l’unica new entry, anche grazie al primato nella Qualità della vita delle donne, l’indice presentato per la prima volta quest’anno per mettere al centro le tematiche di genere nella ripresa post-pandemia.
Confermate nella top ten anche Aosta (4ª) e Bologna (6ª). Stabile nelle ultime posizioni, quasi a confermare l’urgenza degli investimenti del Pnrr in arrivo per ridurre i divari, il Mezzogiorno. Crotone ultima, come lo scorso anno, anticipata da Foggia e Trapani che scivolano sul fondo. Su novanta indicatori le ultime posizioni sono popolate in ben 57 casi da province del Sud o delle Isole. E le prime province non del Mezzogiorno che si incontrano, partendo dal fondo e salendo verso l’alto, sono Latina (83ª) e Frosinone (82ª), seguite a poca distanza da Imperia (77ª).
Un alto tasso di litigiosità, con un numero di cause civili pendenti da record, ha fatto balzare la provincia di Catanzaro all’ultimo posto (107esima) dell’indagine, nella categoria dedicata ai contenziosi. La performance peggiore registrata nella provincia di Catanzaro ha riguardato dunque l’alto numero di cause civili inscritte ogni 100 mila abitanti mentre il dato complessivo sulla qualità della vita la pone al 96esimo posto (in miglioramento rispetto al 102esimo del 2020). La provincia calabrese meglio posizionata è Cosenza (88esimo posto) mentre l’ultima in Italia è risultata Crotone.
Sono, infatti, 6.600,8 per centomila abitanti le cause civili iscritte nella provincia di Catanzaro, più del doppio rispetto alla media nazionale. Ma la categoria “Giustizia e sicurezza” dell’indagine nazionale, fa emergere anche sotto l’aspetto penale, l’alto tasso di reati per stupefacenti che sono più del doppio della media nazionale: 106,5 denunce ogni 100 mila abitanti (la media nazionale è del 53,9). La performance migliore riguarda, invece, l’incidenza dei casi di Covid 19 ogni 100 mila abitanti: la provincia di Catanzaro si piazza al quarto posto, dunque tra i territori meno colpiti dalla pandemia da Coronavirus.
Dall’analisi delle graduatorie relative ai vari parametri presi in considerazione dall’indagine del quotidiano economico emergono diversi spunti di riflessione.
Alla voce “Ricchezza e consumi” (95esimo posto) emerge l’incidenza dei beneficiari del reddito di cittadinanza (43,8 nuclei ogni 100 mila abitanti), doppia rispetto alla media nazionale, mentre i canoni medi di locazione del Catanzarese si confermano tra i più bassi di Italia.
In miglioramento la voce “Affari e lavoro” (75esimo posto in Italia, contro il 91esimo del 2020). In particolare, inferiore alla media nazionale è la quota di imprese cessate su 100mila abitanti (2,3 per cento) mentre è in linea con i valori italiani la percentuale di imprese giovanili. Dati negativi per quanto riguarda il commercio on line e la quota di export sul Pil.
Nella macrocategoria “Demografia e società” Catanzaro si posiziona al 51esimo posto. Poche le acquisizioni di cittadinanza straniera (lo 0,8 ogni 100 residenti stranieri), elevato invece il numero di medici specialisti per 10mila abitanti che sono 41,6 (ottavo posto in Italia).
Migliora anche la voce “Ambiente e servizi” (51esimo posto contro il 99esimo del 2020). La provincia di Catanzaro si piazza al 29esimo posto per la raccolta differenziata mentre è 21esima per la qualità dell’aria. 19esimo posto in classifica per ciò che concerne l’affollamento negli istituti di pena.Negativa invece la spesa sociale per minori, disabili e anziani, 14 euro pro capite ( la media italiana è di 42).
In calo il parametro relativo a “Cultura e tempo libero” (95esimo posto in Italia) però la presenza di 9 librerie ogni 100 mila abitanti fa segnare l’unica nota positiva della macrocategoria: 30esimo posto in Italia.
Veniamo adesso al 28esimo rapporto Ecosistema urbano di Legambiente e Ambiente Italia. Esso si basa su 18 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, mobilità, ambiente): la classifica finale fotografa con dati relativi al 2020 le performance ambientali di 105 città capoluogo di provincia. Qui sotto le posizioni su vari indicatori delle nostre città calabresi.
Classifica finale
ECOSISTEMA URBANO (Cosenza 4° posto; Vibo V. 39°, Catanzaro 55°, Crotone 85°, Reggio C. 71°):
Alberi in aree di proprietà pubblica (Vibo V. 5°, Cosenza 13; Crotone 68, Catanzaro 77, Reggio C. 87)
Isole pedonali (Cosenza 4°; Crotone 77, Reggio C. 96, Catanzaro 99 Vibo V. 104)
Solare pubblico (Cosenza 5°; Catanzaro 66, Crotone 99, Reggio C. 85, Vibo V. 105)
Uso efficiente suolo (Cosenza 32°, Crotone 42, Reggio C. 52, Catanzaro 71, Vibo V. 72)
Verde urbano (Reggio C. 10°, Catanzaro 20 , Cosenza 43, Vibo V. 83, Crotone 104)
Passeggeri trasporto pubblico (Reggio C. 51°, Cosenza 82; Catanzaro 85, Crotone 103, Vibo V. 105)
Rifiuti differenziati (Catanzaro 30°, Cosenza 63 ; Vibo V. 80, Reggio C. 92, Crotone 103)
Vittime della strada (Cosenza 1°; Catanzaro 2, Reggio C. 8, Vibo V. 15, Crotone 16)