I sindaci esibiscono come mostrine le opere pubbliche “realizzate”, così come ogni Governo si accontenta di “produrre norme”. I sindaci pensano solo a spendere e molto poco ad incassare. La capacità di riscossione dei tributi del comune non interessa. Non interessa perchè essa dipende dall’efficienza organizzativa di un comune. Ora in un Comune tutti i dipendenti sono stati assunti da qualcuno, ne deriva che rispondono ai loro benefattori (l’ultima indagine su Catanzaro è istruttiva) oppure non sono in grado di fare nulla. Ecco l’impossibilità per un sindaco di organizzare la macchina comunale.
Ogni sindaco dopo un po’ capisce di essere solo. Guardate le linee programmatiche di Mascaro, un elenco sterminato di opere da realizzare (Ufficio di informazione Europea; nuovo Palazzetto dello Sport; Strada Lamezia- mare e quartiere Savutano; Parco dell’acqua; museo di arte moderna e contemporanea; Parco agro-urbano ; Parco fluviale e termale; Parco lungomare; Attrezzature ludiche e sportive ; Lamezia “Estate Sport Village”; Parco Avventura; Pesca sportiva). Finisco qui perché altrimenti mi finisce lo spazio. Insomma amministrare, secondo tali propositi, è prospettare ai cittadini tutto ciò che si intende realizzare. Ma a far questo siamo buoni tutti, basta andare in un comune e ufficio per ufficio fare l’elenco delle pratiche aperte, dei fascicoli.
Solo Renzi pratica l’ annuncite? L’ex presidente della Provincia di Catanzaro Traversa e il dinamico ing. Rino Amato con un avviso pubblico sui giornali mandavano in appalto centinaia di progetti in un giorno solo, inventarono il cronoprogramma, insomma restano un esempio di insuperabile efficienza realizzativa. Ma forse Traversa sarebbe preferibile ricordarlo perché nel nuovo palazzo della Provincia ebbe il coraggio di pretendere, contro le resistenze di sindacati e dipendenti, l’open space degli uffici, ora replicato alla Regione.
Ecco, velocizzare le gare d’appalto, trovare finanziamenti, è certamente un impegno della politica così come organizzare tutte le manifestazioni culturali che vuoi, se trovi i soldi. Ma il comune “amico” che tutti desiderano e promettono più che per le opere che costruisce si caratterizza per l’efficienza della macchina comunale e i servizi di qualità che fornisce ai cittadini. Un sindaco deve innanzitutto saper gestire i suoi dipendenti, cioè mettere l’uomo giusto al posto giusto perché non è vero che tutti possono fare tutto, come l’allenatore Trapattoni che secondo la Rai è in grado anche di fare le telecronache. In pratica hai un x numero di dipendenti e di dirigenti e devi organizzarli per farli produrre al meglio.
Hai i sindacati che ti fanno la guerra (a tutti nessuno escluso fosse pure Pisapia, Tosi o Pincopallo), decine di fannulloni, decine di ammalati, decine di malfattori che ti devi tenere perché sono inamovibili, e quindi devi organizzare il resto – poche unità di onesti lavoratori- secondo procedure agili che producano in tempi brevi risultati concreti, compresi incassi periodici dei tributi. Un cittadino ti fa una richiesta, chi la deve esaminare, entro quanto tempo deve essere data una risposta, e tale risposta a quali criteri trasparenti e imparziali deve corrispondere?
Poi ci sono le emergenze vere che, basta leggere la Gazzetta del Sud, in Calabria riguardano in prevalenza la “ Gestione dei rifiuti”. Mascaro prevede una campagna di sensibilizzazione sui rifiuti e la creazione di una piattaforma ecologica in contrada Rotoli, tutto da vedere, resta il fatto che Speranza (questa è ormai storia non cronaca) fu bloccato da Statti & altre forze politiche quando pensò di ampliare la nostra discarica. Fu l’inizio della nostra débacle, eravamo padroni a casa nostra e invece da allora fummo costretti pagando a conferire i rifiuti a Pianopoli, mettendoci in fila con tutti gli altri comuni.
La Multiservizi prima incassava dopo si indebitava, quindi la nostra autosufficienza per la gestione dei rifiuti finì e la città è diventata più sporca e povera. Se Speranza fosse riuscito ad ampliare la discarica per la città sarebbe stata una utilità maggiore della somma di tutte le opere che ha realizzato. Leggere il libro di Carlo Cottarelli La lista della spesa dovrebbe essere obbligatorio per ogni amministratore. Ma siccome non lo è lo consiglio vivamente.