Come a tutti noto, avendo avuto la vicenda della Cantina Sociale ampia diffusione sulla stampa e sui mezzi audiovisivi, la polemica non si è sopita anzi sta assumendo una forte connotazione che lascia presagire sviluppi giudiziari.
La riassumo brevemente: è accaduto che un imprenditore di Crotone, Armando Curto, titolare della ditta A.C. 1931 srl ha acquistato all’asta (la prima era andata deserta) l’ex cantina sociale di Sambiase, immobile esistente con destinazione opificio. Venditore il Comune di Lamezia Terme che poi, senza alterarne il prezzo spuntato nell’asta pubblica, ha concesso anche la variazione della destinazione d’uso.
La vicenda ha suscitato non poche perplessità per due ordini di motivi: a) l’esiguo prezzo pagato; b) il valore aggiunto provocato dal cambio della destinazione d’uso che, caval donato, ha consentito all’acquirente un apprezzabilissimo business.
Come avevamo anticipato in data odierna le forze politiche d’opposizione ed alcune associazioni culturali stamane si sono riunite ed in conferenza stampa, hanno illustrato l’stanza di riesame finalizzata all’annullamento in autotutela del permesso di costruire n. 7° del 17 dicembre 2021.
- Il documento illustrato reca la firma di Rosario Piccione, consigliere comunale; Aquila Villella e Gennarino Masi, rispettivamente consigliere comunale e segretario cittadino del Pd; Giuseppe D’Ippolito, deputato M5s; Amalia Bruni, consigliere regionale Gruppo Misto; Luciano Rimini, responsabile di Rifondazione Comunista LT; Nicolino Panedigrano, presidente di Amo amezia; Giuseppe Gigliotti segretario di Italia Nostra; Felice Lentidoro, presidente di Cittadinanza attiva; Antonino Mario Campisi , referente di Pax Christi; Pino Crapella, presidente Confesercenti LT; Giuseppe Morabito, presidente Osservatorio Sociale San Nicola.
L’istanza (indirizzata all’arch. Gianfranco Molinaro, dirigente comunale del Settore Governo del Territorio, al responsabile del procedimento Antonio Ruberto e per conoscenza all’avv. Paolo Mascaro, sindaco lametino ed alla dott.sa Carmela Chiellino segretario generale del Comune di Lamezia Terme) mette in evidenza i profili di illegittimità evidenziando considerazioni tecnico – giuridiche articolate sulla base della documentazione consegnata dagli uffici comunali a coloro i quali potevano esercitare il diritto di accesso agli atti.
Essa conta di otto pagine e chi volesse meglio seguire la vexata quaestio ha la possibilità di leggere tutto l’articolato cliccando sul link appresso indicato: ISTANZA IN AUTOTUTELA
I nostri commenti nei giorni a venire. Buona lettura