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A tutto campo Intervista a Paolo Mascaro

Parte Prima

 

Paolo Mascaro“Sono un amministratore, la politica capisca che bado ai fatti e non alle parole. Sono per la legalità ad ogni costo, sono per riportare la città nell’alveo del decoro e della civile convivenza, nel rispetto delle leggi. Non transigo e non faccio sconti ad alcuno. Non ho vincoli e lacci che possano condizionarmi. Mi muovo alla luce del sole. Non classificatemi di destra, di centro o di sinistra. Io ho un mandato amministrativo nel quale cercherò di portare le mie quattro anime: la sociale, la cattolica, l’ambientale, la solidale”.

L’intervista appena cominciata potrebbe essere già conclusa. Man mano che si va avanti nel dialogo, devo prendere atto che quello del neo sindaco Paolo Mascaro non era solo cipiglio elettorale. Però, in tempi in cui la propaganda la fa padrona, è legittimo sospettare che le dichiarazioni dei politici vadano previamente “sterilizzate”, specialmente se profferite sotto elezioni.
Il mio errore, forse, è stato credere che Paolo Mascaro fosse un homo politicus e non un amministratore, come egli si definisce.
Certo è che nel cielo lametino serpeggiano fulmini e saette ed i riflettori si spengono uno dopo l’altro, lentamente ma in costante progressione:  l’ospedale è in perenne precariato; il carcere ha chiuso i battenti; la vicenda aeroportuale non si sa come andrà a finire; le finanze comunali annaspano; l’indebitamento dei lametini è garantito per almeno un trentennio a venire; l’immagine della città, già pregiudicata dal fenomeno mafioso, ha avuto anche la botta di grazia con la retrocessione della squadra di calcio invischiata, parrebbe, nella vicenda dirty soccer.
Potrei andare lungo con circa mezzo secolo di intrallazzi, di clientelismi, di raggiri, di prese per i fondelli,  commessi, quasi a parità di merito, dalla destra e dalla sinistra.
Mi fermo qui, manifestando al sindaco Mascaro la mia ammirazione per il coraggio che ha avuto nel prendersi questa gatta da pelare, ma anche il mio scetticismo sul raggiungimento dei risultati.
Penso – dice il sindaco – che il cipiglio si è protratto anche in questi primi sei mesi di amministrazione. Non c’è stata alcuna esitazione a mettersi contro tutti e solo i distratti non si sono accorti che non si levano più fumi dal campo rom; che nella scorsa estate il nostro mare è stato più pulito; che, giorno dopo giorno, la città sta acquistando quel decoro urbano che non ha mai avuto. Ricordate quegli immondezzai nei sottopassi, provocati dall’affissione selvaggia, ignorati da chi ventisette volte al giorno pronunciava la parola legalità? Tutto ciò è avvenuto perché Mascaro non teme alcuno e, nella legalità, non rinuncia all’applicazione e al rispetto delle leggi”.     

Le polemiche  tra il gruppo che fa capo all’on. Galati – Calabria al centro –  ed il  capo gruppo della lista civica Luigino Muraca sono un acceso scambio di vedute, una lotta di potere o un sintomo di sgretolamento della sua maggioranza?
Assolutamente no, i sintomi di sgretolamento si valutano nelle giunte e nei consigli comunali: c’è una giunta che sta sfornando un numero record di delibere approvate dall’unanimità dei presenti, mentre i consigli comunali – cosa che non si vedeva da decenni – hanno luogo regolarmente senza ricorrere a prime e seconde convocazioni ed ai balletti messi in scena alla ricerca del numero legale. Le proposte portate in consiglio a volte raccolgono consensi addirittura superiori al numero dei consiglieri della maggioranza. Ciò significa che fino a questo momento l’agire amministrativo della compagine alla guida della città è ritenuto valido ed efficace. Eventuali critiche derivano dal fatto che la politica non capisce che io sono un amministratore e non sa emendarsi dalla voglia di fare polemiche.

Galati si riconosce in Verdini, l’Ncd aspetta l’occasione, a livello regionale, di traghettare armi e bagagli nel centro-sinistra. Se ciò dovesse avverarsi, Mascaro a chi farà riferimento? Salvini, Meloni o Berlusconi?
Con tutto il rispetto per i personaggi citati, il sindaco Mascaro non fa riferimento ad alcuno. Io l’ho detto a chiare note: non ho avuto mai tessere di partito. In cinquantadue anni ho fatto l’avvocato, mi sono interessato della squadra di calcio, ho fatto tante cose e sono qui solamente per cambiare i destini di questa città. In occasione della presentazione delle linee programmatiche in Consiglio Comunale, al consigliere Piccioni che affermava: «questo è un programma di sinistra, ma non lo votiamo perché contiene una premessa contro la precedente amministrazione», ho risposto: «non classificatemi di destra, di centro o di sinistra, io ho solo un mandato amministrativo e ci metterò tutto me stesso per portarlo a termine nel migliore dei modi».   

Come vede la vicenda dei ricorsi elettorali? Potrebbe il loro esito avere ripercussioni sulla sua compagine amministrativa?
Fortunatamente i ricorsi stanno andando avanti molto velocemente. Le sezioni che si stanno controllando sono sedici, ma mia sensazione è che siano solo tre o quattro quelle realmente interessate. Se si dovesse rivotare in quelle sezioni non saranno i dodici  voti che hanno consentito l’assegnazione di un seggio in più a Forza Italia a mettere in discussione la tenuta della maggioranza, in quanto un eventuale rimescolamento avverrebbe all’interno della maggioranza stessa. Sotto il profilo, quindi, dell’agire amministrativo, non credo proprio ci siano riflessi.

Le  finanze comunali sono praticamente al dissesto. I suoi tecnici hanno ormai le idee chiare sui numeri. Per quanto ha trovato, intende trasmettere gli atti alla Corte dei Conti per accertare eventuali altrui responsabilità?
La Corte dei Conti è già in possesso, per disposizione di legge, di tutti gli atti amministrativi e credo li stia già esaminando. Ciò che interessa ai i miei tecnici ed a  me è avere le idee chiare sul da farsi per il contenimento dei costi, per ottimizzare le entrate, per recuperare il pregresso. Proprio stamane ho ricevuto un rapporto dall’ufficio condono edilizio dal quale si evince che sono ben 1600 le pratiche in attesa di definizione. Ebbene sì, le casse fanno acqua e sono in scadenza, a giorni, ben 8 milioni e 400 mila euro afferenti al pagamento delle imprese per il 2014. E’ pertanto necessario uscire al più presto da questa impasse che sta soffocando l’economia cittadina.   

Dirty Soccer ha dato un ulteriore colpo all’immagine già precaria di Lamezia. Intende costituirsi parte civile nell’istituendo processo?
Io ho già detto, in occasione dell’atto vandalico compiuto al parco Mastroianni, che questa amministrazione si costituirà parte civile in tutti i processi nei quali vi sia un danno materiale o di immagine arrecato alla città. Sentito prima di tutto il parere dell’ufficio legale, valuteremo il da farsi di volta in volta.